Iaido
La scuola Hoki Ryu fu fondata da Katayama Hoki no Kami Fujiwara Hisayasu nato nel 1576 (Tensho 3).
Il giorno della nascita sua madre sogno’ che un fiore di glicine le cadeva in bocca, decise quindi di chiamare suo foglio Tojiro, nome la cui parte iniziale significa appunto glicine.
Il giovane Tojiro venne separato presto dai suoi genitori; fu cresciuto allora da uno zio di nome Shoan Roshi, probabilmente un bonzo.
Lo zio gli insegno’ uno stile di kenjutsu chiamato Kodenjuhatto e il giovane, divenuto presto molto bravo, decise di viaggiare per il Giappone per frequentare altri dojo e apprendere altri stili.
Imparo’ quindi altri modi di usare la spada fra cui l’Hayashizaki Ryu, la scuola fondata da Hayashizaki Jinsuke Shigenobu, considerata oggi il primo esempio di scuola di Iaido.
Tojiro divenne uno degli allievi piu’ esperti del maestro Hayashizaki ma non ancora soddisfatto del suo livello di comprensione della via della spada, decise di chiedere l’aiuto degli Dei.
Si ritiro’ nel tempio di Atago Jinja per 7 giorni e 7 notti a pregare, quando l’ultima notte fece un sogno particolare: sogno’ il kanji “Kan” che significa “passare attraverso” e subito ottenne l’illuminazione.
Decise cosi’ di codificare tutta la sua esperienza in una scuola che chiamo’ Ikkan Ryu.
In questa scuola e’ centrale l’insegnamento chiamato Hokoyamu no ho, che significa “la tecnica del fermare le armi”.
Lo spirito di Hokoyamu no ho riflette l’essenza delle virtu’ marziali in cui la tecnica viene utilizzata per porre fine al combattimento e restaurare la pace.
I caratteri Hoko e Yamu compongono il kanji “Bu” che rappresenta il concetto di marzialità intesa come disciplina etica e formativa L’Ikkan Ryu divenne presto famoso attirando molti guerrieri che restavano affascinati dall’insegnamento dell’Hokoyamu no ho.
Il maestro Katayama divenne anche l’insegnante della famiglia Toyotomi, che in quel periodo governava il Giappone, fino a che non fu distrutta da Oda Nubunaga.
Riprese in seguito a viaggiare per il Giappone finche’ nell’anno 1610 (Keicho 15) fu chiamato dall’imperatore Goyosei Tenno, che aveva sentito parlare bene della sua scuola.
Una volta a corte fu invitato a mostrare il suo stile e a spiegare la sua ricerca dell’Hokoyamu no ho.
Il maestro Katayama dimostro’ la tecnica da lui chiamata Iso no nami e l’imperatore fu talmente bene impressionato che decise di donargli il permesso di diffondere la scuola in tutto il Giappone e, affinche’ si potesse dedicare pienamente all’insegnamento, gli dono’ il titolo di Jugoige Hoki no Kami e, con esso, il paese di Hoki, al cui rendita gli sarebbe stata di sostentamento.
Il maestro Katayama, che nel frattempo aveva cambiato il suo primo nome di Tojiro in Hisayasu, si commosse per l’interessamento dell’Imperatore e in suo onore cambio’ il nome di Ikkan Ryu in Hoki Ryu, nome che e’ rimasto invariato fino ad oggi.
Katayama Hoki no Kami Hisayasu mori’ nel 1650 all’eta’ di 74 anni.
Uno dei suoi figli, Hisataka eredito’ la scuola mentre un altro, Hisakatsu si sposto’ a Kyoto dove fondo’ una propria scuola.
L’Hoki Ryu continuo’ a trasmettersi tramite la famiglia Katayama per 8 generazioni, finche’ questo filone della scuola non si estinse.
Oltre allo Hoki Ryu si pratica anche il Kubota Ryu del Soke Takayuki Kubota